Lo ScaffalePer Bambini

Corrado l’astronauta e i pirati dei buchi

Marino e Maiucchi in “Corrado l’astronauta”

Buongiorno a tutti! Nuovo appuntamento della sezione “Lo Scaffale – Bambini“. Oggi tratteremo un libro molto bello di un autore già condiviso in precedenza con la storia “Chissachilosa e il mago ruba fiabe“. Dedichiamo quindi un po’ del nostro tempo a “Corrado l’astronauta e i pirati dei buchi” di Vittorio Marino e Massimiliano Maiucchi. Buona lettura!

Un bambino sognatore e la fantasia da salvare

Protagonista è il piccolo Corrado, bambino sognatore e dalla fantasia sfrenata. Purtroppo, a chiudergli le ali ci pensa la nuda realtà, impersonata dal maestro di scuola che gli vieta di giocare allegramente, suggerendo, invece, altre attività “ludiche” ben diverse da quelle che Corrado vorrebbe… come disegnare senza utilizzare i colori o fare il gioco del silenzio.

In tutto questo, Corrado si ritrova in tasca una bottiglia con un messaggio proveniente nientemeno che dalla… Luna! Una richiesta di aiuto che, senza colpo ferire, il bambino accetta. Grazie a un razzo di cartone e alla sua fantasia, in pochissimo tempo inizia il suo viaggio, incontrando il primo personaggio “spaziale”: il topo Spirilifix. Il roditore degli racconta gli imminenti pericoli e incarica Corrado di sconfiggere i temibili Pirati dei Buchi, i quali stanno seminando cattiverie in tutti i pianeti.

Il protagonista, seppur spaventato e intimorito, accetta e incomincia il suo viaggio, scoprendo, però, che i Pirati non sono il vero problema, bensì la diffusione di una strana macchina ancor più terribile, capace di chiuderti in casa senza più bisogno di “niente”… la macchina del “TUTTO TUTTO”. Questa scoperta porterà Corrado a capire cosa significhi avere la fantasia, gli amici e… un bel po’ di niente per giocare in modo sano.

Alla fine, il nostro astronauta se la vedrà col cattivo finale…

Niente è in pericolo per colpa del tutto…

Marta la muccarta

Come per la precedente storia (Chissachilosà e il mago rubafiabe), Vittorio Marino ha tirato fuori dal suo cappello un capolavoro per “ragazzi”, un bellissimo libro da cui prendere molti spunti sulle abitudini della nostra società. Più complesso di Chissachilosà, ha comunque tutte le carte per essere letto e condiviso anche con i bambini più piccoli, fermo restando la lettura condivisa con un adulto. Pensate che mio figlio, 5 anni, allo spettacolo teatrale gli ha voluto regalare un razzo fatto di cartone!

Corrado ha una grande fantasia, grazie alla quale si diverte e “vive”. Questa fantasia, però, dà fastidio al suo maestro, il quale lo rimprovera che per la vita reale essa è inutile, fuorviante. Ma perché?

Andiamo al punto forse più interessante, prendo testuali parole. “Se hai il TUTTO TUTTO finisce che non hai più bisogno del NIENTE e allora comincia pensare che non hai bisogno più di nessuno, che è meglio starsene da soli…” Ecco quindi il centro del discorso: il “TUTTO TUTTO” potrebbe essere facilmente associato alle nostre “Console” o ai nostri “Dispositivi”, i quali occupano ogni giorno sempre più spazio, sia fra gli adulti che fra i bambini. Ma dove sta il problema? Sta nel fatto che né i bambini ma né tantomeno gli adulti sono “educati” all’utilizzo di questi strumenti, rischiando di utilizzarli senza consapevolezza e, quindi, indipendenza. Ma questo lo vedremo fra poco.

Il “Tutto” non ci permette di avere più “Niente”, quel niente che ci stimola a uscire da noi stessi e incontrare gli altri, il mondo che ci circonda. Il niente, o che in altre sedi potremmo chiamare “noia”, è stimolante, è creativo, giacché non suggerisce, non prepara, non fornisce “pappa pronta all’uso”. Un po’ come quanto si dice: “una volta i bambini erano più creativi oggi sanno solo giocare davanti ai telefonini”… eh, però lo smartphone glielo dai comunque in mano…

Non ne puoi più fare a meno perché hai “TUTTO”…

Già, perché è proprio la dicotomia Indipendenza-dipendenza che viene messa nero su bianco senza mezzi termini. La dipendenza da tutti quei “giochi” o “applicazioni” che ci isolano con l’illusione di farci stare assieme è subdola, affascinante, ammaliante. Ci viene detto che possiamo giocare con amici e sconosciuti, ma non ci dice che è comunque uno schermo che guarderemo tutto il tempo… e non gli occhi di qualcun altro.

La relazione, il toccarsi fisicamente, è qualcosa che nella nostra storia non può mancare, non può essere messa in secondo piano, poiché è la misura del essere consapevoli della nostra esistenza come esseri umani. Non esagero, non dico cose fuori dal mondo. Marino in questa “piccola” storia, ha saputo rendere universale questo concetto: facciamo attenzione a non farci ammaliare dal lato oscuro della tecnologia, poiché essa deve essere “complementare” alle nostre relazione, non “sostituirle”.

Il “TUTTO TUTTO” è quella cosa che ci rende “autonomi” ma perennemente insoddisfatti di noi stessi. Non è facile da spiegare… offrendoci tutto, non cerchiamo altro e quel che ci offre non ci basta mai, poiché ci annoia subito, poiché oramai abituati ad a avere mille stimoli, mille cose da fare… in altre parole, come già scritto, crea dipendenza.

Dal “NIENTE” deve nascere il “TUTTO” e non viceversa.

Spendiamo ancora qualche parola su questo concetto fondamentale. In parte l’ho già detto: dal niente, dalla noia, noi possiamo stimolarci a creare, fantasticare… essere vivi. Se siamo circondati da “TUTTO” non c’è bisogno di pensare… perché lo fanno già il “TUTTO” che abbiamo intorno, pensato però da altri. Questo crea quindi l’assenza del niente, dal quale però può nascere… Tutto!

Fantastico.

Marino ha davvero creato un bel filo logico su cui poter riflettere e dibattere. Non facciamo l’errore di pensare che questo sia difficile per i bambini… poiché loro sono già, purtroppo, i primi protagonisti di queste riflessioni. Oramai è comune vedere orde di bambini “drogati” da smartphone a tavola, soprattutto nei ristoranti, perché “altrimenti si annoiamo o disturbano“. Ecco il nostro “TUTTO”, poiché abbiamo la soluzione (rapida) per ogni cosa, senza sforzarci di utilizzare il “NIENTE” per qualcosa di alternativo e, sicuramente, faticoso. Sta a noi scegliere.

Leggere, ascoltare, vedere

Il fantastico cast di “Corrado l’astronauta” e “Chissachilosà”

Analogamente a “Chissachilosà e il mago ruba fiabe”, Marino con Maiucchi ha creato una versione “audio” e uno spettacolo su “Corrado e i pirati dei buchi”. La storia sonora, allegata al libro che si può comprare sul sito dell’editore, è chiara, divertente e facilmente “immaginabile” anche senza aver visto lo spettacolo. Quest’ultimo è semplice, con una scenografia essenziale ma non per questo spoglia. Pochi attori, pochi oggetti e tanta fantasia: ecco che la storia ha inizio.

Per rimanere sempre aggiornati sui loro spostamenti ed eventi potete visitare la relativa pagina Facebook (credo sia questa… ma basta cercare un po’ su Google). Personalmente credo che ogni spettacolo possa essere un’occasione unica per stare con la famiglia e/o gli amici. Un’ora di divertimento senza tecnologia, senza telefoni, con “Niente” di che…

L’edizione

Poche righe per commentare il libro nella sua struttura “fisica”. Edito da Anicia, ha una copertina flessibile, con colori morbidi per tutto il testo. Le pagine sono “plastificate”, più resistenti all’usura con una rilegatura di qualità. Il formato è un A4 leggermente più piccolo, con due ali, nella copertina e nella “quarta”, dove sono scritte le solite informazioni (storia e autore).

I disegni sono particolari, come quelli di Chissachilosà, ma accattivanti e divertenti. L’illustratrice, Andrea Veronica Franceschi, ha fatto un’ottimo lavoro, seppur, come vi ho detto, essendo un po’ particolare potrebbe non piacere a tutti.

A oggi, il libro ha un costo di copertina di 16 euro, ma saranno certamente ben spesi vista anche la presenza del CD da cui ascoltarlo. Grande chicca: in alcune pagine sono presenti dei QR Code, dai quali potrete ascoltare la storia anche da smartphone e tablet… insomma avrete… TUTTO a disposizione! Ma non abituatevi eh!

Sperando di aver creato curiosità

Arriviamo alla sintesi: “Corrado l’astronauta e i pirati dei buchi” è una bellissima storia, attuale e felicemente “crudele” su alcune realtà della nostra società. Le tematiche toccate dall’autore Marino sono affrontate con semplicità e spensieratezza, permettendo anche ai più piccoli di poter imparare e conoscere. È possibile ascoltare la storia grazie al CD o ai QR Code ma, senza dubbio, non si può mancare alla rappresentazione teatrale che Marino&Co. inscenano qua e là per il territorio. Attraverso il loro sito, è possibile contattarli per richiedere spettacoli o eventi in istituti scolastici, librerie, ecc.

Insomma… assolutamente consigliato in… TUTTO.

Vi ringrazio per il tempo e l’attenzione dedicatomi. Buon divertimento!

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