Chissàchilosà e il mago ruba fiabe
Eccoci qui per discutere di un bel libro scoperto per caso, durante una passeggiata a Villa Borghese. Parliamo di ” Chissàchilosà e il mago rubafiabe”, un fantastico racconto per bambini, scritto da un autore “semisconosciuto” e interpretato assieme a un bravissimo cantante tuttofare per bambini. Ringraziamo quindi Vittorio Marino e Massimiliano Maiucchi.
Quando meno te l’aspetti
Nonostante io non ami le sorprese, questa fu piuttosto gradita. Camminavo insieme a tutta la famiglia per villa borghese, nel vialone che non saprei mai descrivervi con “nome e cognome”, ma che arriva alla terrazza del Pincio. Lì trovammo stand di vario genere, sino ad arrivare vicino un gruppo di sedie, qua e là occupate, con due attori che recitavano una storia. Guardando meglio, riconobbi Massimiliano Maiucchi (e vi so dire il nome perché l’ho letto di recente…io con i nomi non ci prendo mai…), l’artista poliedrico che canta, balla, recita per bambini. Stavano inscenando una storia (di cui poi comprammo il libro che vi sto descrivendo) carina, con costumi semplici e battute divertenti.
Ci fermammo (convincendo anche mio figlio Simone spaventato dalla strega) e ci accorgemmo che la fiaba era davvero carina, col giusto equilibrio di battute, riflessioni per i più piccoli e i più grandi.
Ecco quindi che da un evento piacevole ne scaturì un altro altrettanto bello: una storia moderna ma classica, ricca di personaggi conosciuti ma rinnovati, perché il protagonista, come vedremo fra poco, non possiede una sua fiaba, una sua storia (né un nome)… ma è chiamato a salvare quelle di tutti gli altri dal mago “CattivoCattivissimo”.
Una trama lineare ma coinvolgente
Chissàchilosà è un personaggio senza nome, senza storia, senza… nulla. Cammina in questo regno che non sappiamo qual è, dove neppure il narratore riesce a descriverne i dettagli. Infatti qualcosa di drammatico sta capitano nel regno delle fiabe, perché nomi e personaggi stanno scomparendo…
Il mago Peppino (non Merlino, mi raccomando!) spiega a Chissàchilosà che il mago Cattivocattivissimo sta rubando tutte le fiabe per dominare il mondo e lui, proprio perché non ha ancora una storia, non è stato ancora visto dal mago. Purtroppo, non fa in tempi a spiegare meglio i dettagli che una mano prende Peppino e lo porta via, fra malefiche risate di sottofondo.
Chissàchilosà rimane solo, ma non si dà per vinto. Camminando e viaggiando incontra molti personaggi fra cui la strega “Cattiva ma non troppo”, “Pollicione”, lo “Stretopo” e altri… tutti in difficoltà perché senza più storie in cui vivere. Fra un aiuto, qualche scena comica e difficoltà, ecco arrivare il protagonista (senza storia) al castello del cattivo. Grazie a piccoli doni ricevuti, entrerà nella fortezza e affronterà il mago “Cattivocattivissimo”…
C’era una volta una storia non scritta…
Vittorio Marino è stato davvero bravo. Per quanto possa essere poco importante il mio pensiero, ritengo la sua storia bella, avvincente, senza “già visti” noiosi. Originale partendo dal classico, poiché i personaggi sono fra i più famosi, ma con quel tocco di diverso (con un motivo, un senso, cosa rara oramai nelle storie per bambini) che rendendoli nuovi.
Ecco allora comparire il mago Peppino, Pollicione o lo stretopo… il mago Cattivocattivissimo sta rinchiudendo le fiabe nell’oblio e per questo non sono più “giuste”… bello, semplice ma efficace.
Il protagonista non ha nome, o meglio, è Chissàchilosà, perché ancora una storia non ce l’ha. Cammina nel regno delle fiabe alla ricerca di un posto (quasi fossimo in “Sei personaggi in cerca di autore del grande Pirandello), sino a che non “entra” nella sua storia senza saperlo. È ironico, sfrontato, genuino nelle sua semplicità. In tutto il libro i dialoghi sono veloci e chiari, talvolta un po’ difficili per bambini piccoli, ma con la risatina sempre dietro l’angolo.
Il mago Cattivocattivissimo è interessante, un classico malvagio geniale ma poco furbo. Tramite uno stratagemma, Chissàchilosà riuscirà a sconfiggerlo, liberando finalmente tutte le fiabe e leggendo, nell’indice, finalmente anche la sua. Fosse un racconto serio sarebbe commovente.
Leggere, ascoltare, vedere
A fronte di una bella storia, divertente e da leggere con i propri figli, cosa può esserci di altrettanto bello? Un CD con tutta la storia raccontata con relative canzoni.
Fantastico.
Maiucchi, con quella sua pronuncia un po’ “marcata”, rende davvero unico il suo personaggio (il protagonista), ma anche Vittorio Marino sembra nato per questo. Le canzoni sono divertenti, orecchiabili, che rimangono in testa tanto da canticchiarle quando meno te l’aspetti. Tutta la storia può essere ascoltata come le vecchie fiabe “A mille ce n’è… nel mio cuore di fiabe da narrar.. da narrar!!!”; noi in casa lo facciamo da una vita (beh, 5 anni al massimo…) ma i bambini si incantano, la ascoltano, sfogliando spesso il libro chiedendoti ogni minuto (anche quando speri che in questo modo tu possa fare due cose di lavoro… ^^) “Papà ma siamo qui? Quando devo girare pagina?”
Altra “piccola” chicca: nel caso non vi bastasse leggerla e ascoltarla… potete sempre vederla! Infatti, i due autori sono disponibili alla rappresentazione teatrale (sia in versione light che completa di scenografia) in favore di scuole, associazioni… insomma, un’occasione da non perdere. I costumi sono semplici, ma il valore aggiunto sta proprio nel vedere due attori bravi e divertenti, calati nella storia, non professionisti ma appassionati. Quanto da me visto a villa Borghese è quindi replicabile ovunque… basta contattarli sulla pagina di Facebook (o Meta come si chiama ora) e calendarizzare una data.
Qualche riga sull’edizione
Qualche commento “pratico”, “materiale” sul libro edito da Anicia. Dalla copertina rigida, si presenta bene, in un formato leggermente più piccolo di un A4. La carta è “plastificata” se mi passate il termine, non come quella di un quaderno per intenderci. La rilegatura è di qualità e i colori non sono “fluorescenti”, ma delicati e ben sparsi.
I disegni, di Lorenzo Terranera, sono un po’ particolari, diciamo forse poco comuni se presentati a bambini sotto i 5 anni, ma la simpatia del tratto mitiga ogni incertezza. Alcune parti di ogni immagine sono lasciate volutamente “incolori”, dando un tocco peculiare a tutte le illustrazioni.
Certo, il costo del libro non è basso, 18€ a oggi, ma pensando al CD e alla possibilità di poter vedere la storia anche dal vivo, le perplessità spariscono velocemente.
Chissàchilosà se entrerà nella vostra libreria…
Eccoci quindi arrivati alle conclusioni. “Chiassàchilosà” è un testo semplice, intelligente, originale ma con uno sguardo al classico. La trama è scorrevole e non annoia, aiutata da dei disegni particolari ma adatti al contesto. È una storia da leggere, ascoltare e guardare, grazie al CD e alla rappresentazione teatrale degli autori. Un libro di qualità, curato nell’edizione, dal costo sostenuto ma sostenibile.
Detto ciò… vi ringrazio del tempo e dell’attenzione.
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Buon proseguimento a tutti!
Grazie per la bella recensione.
Vittorio Marino