Riforma dell’ordinamento scolastico n. 89/2009
Buongiorno a tutti! Nell’articolo di oggi andremo ad affrontare i punti salienti della legge 89/2009, ossia la riforma dell’ordinamento scolastico, la prima dopo quella del 2003 avvenuta con la Moratti. Ancora oggi, a distanza di molti anni, è di riferimento per contratti, organizzazione scolastica e molto altro. Andiamo allora a vedere come è strutturata e quali sono quelle informazioni indispensabili per preparare e affrontare un concorso pubblico nel settore della Primaria (sono quindi esclusi i capitoli degli altri settori). Buona lettura!
Scuola Primaria, art. 4
Dopo i primi capitoli di introduzione e quello dedicato alla scuola dell’Infanzia, l’art. 4 espone nel dettaglio le norme della Primaria.
Anzitutto viene descritto come l’iscrizione a tale settore possa avvenire al compimento dei 6 anni entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Si autorizza, altresì, confermando la riforma Moratti del 2003/04, l’accesso a quei bambini i quali compiono 6 anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento (quelli che comunemente vengono chiamati “anticipatari”).
Il tempo scuola è organizzato in settimane da 24, 27, 30 e 40 ore, quest’ultimo chiamato “tempo pieno”. Nello specifico:
- 27 ore: sono escluse le attività opzionali facoltative, non sono presenti le compresenze fra docenti;
- 30 ore: analogamente al modulo da 27, non ci sono compresenze ma sono autorizzate le attività opzionali facoltative, fermo restando i limiti dell’organico;
- 40 ore: non sono previste compresenze (ma ricordiamoci che questo documento sarà poi in parte modificato da altre riforme).
Le istituzioni scolastiche adeguano al proprio contesto i suddetti prospetti settimanali e agli obiettivi formativi. La dotazione organica è determinata dal fabbisogno del personale necessario per soddisfare l’orario delle attività didattiche, compreso il docente specializzato di sostegno.
Per quanto concerne il tempo pieno da 40 ore, l’organico è composto da 2 docenti per classe, coadiuvati dai docenti specializzati di inglese e religione cattolica (attenzione, questa parte ha subito variazioni come, ad esempio, la presenza del docente di Ed. Motoria nelle quarte e quinte). Qualora non fosse possibile assegnare tutte le ore, si può procedere con posti di insegnamento a orario ridotto.
In ultimo, le istituzioni scolastiche individuano i titoli prioritari per l’insegnamento di musica.
Fine!
Questo articolo fa parte della sezione “Legislatura Scolastica“, nella quale potrete trovare molte altre norme e risposte per il vostro studio. Nel caso in cui siate interessati a ricevere una volta ogni tanto la newsletter, basterà lasciare il proprio indirizzo nell’apposito form (nella colonna destra da PC, nella finestra a discesa del menù da mobile).
Vi ringrazio del tempo e dell’attenzione. Buon proseguimento!