Legislatura Scolastica

Fleming Neil e gli stili di apprendimento

Buongiorno a tutti! Quest’oggi ci troveremo a sintetizzare, sempre ai fini di una eventuale discussione a un concorso pubblico per docenti, un pedagogista morto davvero di recente (nel 2022), il quale, però, ha teorizzato i diversi stili di apprendimento che le persone attuano, spesso inconsapevolmente, nella quotidianità. Vediamo allo più nel dettaglio Neil Fleming e i suoi stili di apprendimento! Buona lettura!

Il modello in generale

Neil Fleming (1939-2022) nasce in Nuova Zelanda. Il suo modello nasce ed evolve dal modello VAK del 1987 di Stirling.

Il nome VARK dato da Fleming nel 1992 significa Visual, Aural (orale), Read/Write e Kinesthetic. Il modello si basa sulla teoria che ognuno può apprendere attraverso canali differenti. Lo stile di apprendimento è la modalità con la quale le persone assimilano informazioni e, quindi, apprendono; coinvolge l’aspetto cognitivo, relazionale e percettivo-sensoriale.

Gli stili di apprendimento:

  • Visivo (Visual): la persona apprende in modo spontaneo quando ci sono immagini, disegni, diagrammi o mappe. È facilitata da testi con molte illustrazioni. Solitamente prende pochi appunti e, nel caso, sono molto schematici. Per un buon apprendimento si consiglia poco testo, veicolando le informazioni in altro modo, come per esempio infografiche. Alcune Strategie efficaci: mappe, divisione per colori, fotografie per storie da raccontare, fumetti.
  • Uditivo (Aural): apprende ascoltando. Solitamente non prende appunti, si concentra sulle parole. Ripete ad alta voce i concetti e impara molto da discussioni e confronti. È molto attenta ai dettagli delle comunicazioni verbali, ama conversare e condividere le proprie idee. Facilmente distraibile con rumori di fondo. Strategie efficaci: discussioni, supporti audio, lettura ad alta voce, rime/jingle, ecc.
  • Testuale (read/write): apprende dalla lettura e prende molti appunti, organizzandoli. È indifferente l’uso di immagini o diagrammi, non risultano un ostacolo. Sono maggiormente graditi compiti scritti piuttosto a quelli orali; memorizza facilmente scrivendo. Strategie efficaci: evidenziare, flash card con definizioni, testi/diario.
  • Cinestetico (Kinesthetic): impara dall’esperienza concreta e dalla pratica sul campo. Coinvolge tutti i sensi nell’attività diretta che fa. Impara meglio interagendo fisicamente con le informazioni. Spesso poco propenso a star seduto per molto tempo, preferisce interagire con l’ambiente. Poco utile con lui/lei una lezione frontale; bisogna prediligere gesti e movimenti, oltre ad attività manuali come DAS e laboratori. Strategie efficaci: utilizzare attività fisica, incorporare il movimento nello studio (come camminare), incorporare pause fisiche alle lezioni, organizzare laboratori e attività manuali.

Tutto ciò è fondamentale poiché comprendere il corretto stile di apprendimento aiuta a utilizzare miratamente le nostre risorse cognitive, a utilizzare metodi vicini al nostro approccio allo studio e quindi aumentare la nostra motivazione.

Conclusioni

Personalmente sono molto affezionato a questo pensiero. Fleming mi ha costantemente aiutato a studiare da studente (anche se non lo conoscevo!) e a preparare tutt’oggi le lezioni in classe. Coinvolgere tutta la classe creare una didattica “individualizzata”, significa saper arrivare a tutti allo stesso modo, significa aiutare ogni studente a utilizzare la propria unicità per raggiungere un obiettivo, con i propri tempi e metodi. Certamente Kolb ha dato un contributo importante alla moderna pedagogia.

Questo articolo fa parte della sezione “Legislatura Scolastica“, nella quale potrete trovare molte altre norme e risposte per il vostro studio. Nel caso in cui siate interessati a ricevere una volta ogni tanto la newsletter, basterà lasciare il proprio indirizzo nell’apposito form (nella colonna destra da PC, nella finestra a discesa del menù da mobile).

Vi ringrazio del tempo e dell’attenzione. Buon proseguimento!

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